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Quando sento la parola "fuga" il mio sangue scorre piu' veloce, sorge in me improvvisa la speranza e son pronta a volare.
Quando sento dire di prigioni distrutte da soldati, come un bambino scuoto le mie sbarre invano, ancora invano.
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Conosco vite della cui mancanza non soffrirei affatto - di altre invece ogni attimo di assenza mi sembrerebbe eterno.
Sono scarse di numero - queste ultime - appena due in tutto - le prime molto di piu' di un orizzonte di moscerini.
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La fiamma rossa - è il mattino - la viola - il mezzogiorno - la giallo- il tramonto e dopo è il nulla.
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Ma a sera infinite scintille rivelano la vastità bruciata - il territorio d'argento non ancora distrutto.
La fama è un'ape. Ha un canto e un pungiglione Ah, ma anche le ali.
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