poesia poesie
a volte
tra le braccia della notte
scendo
sono voli senza ali
dirupi senza fine
scale senza pioli
rapide di fiumi
rovine
sono abissi e sospiri
neri mantelli
maschere coltelli
squassano membra
torcono ventri
lasciano sgomenti inconsolabili
a volte
tra le ali del mattino
salgo
soffitto di cieli
pergole di gelsomino
paradiso stupefatto
sono colombe
e spose
dame e piume
ed e' come se mi svuotassi
pieno di me'
sopra un letto di rose
è come se il bimbo bianco
nel suo pianto
m'inondasse
del suo morbido budello