Poiché
l'uomo è l'albero del campo
Poiché l'uomo è l'albero del campo;
come l'albero l'uomo cresce.
Come l'uomo, anche l'albero pone le sue radici,
ed io certamente non so
dove sono stato e dove sarò,
come l'albero del campo.
Poiché l'uomo è l'albero del campo;
come l'albero, egli tende verso l'alto.
Come l'uomo, viene bruciato nel fuoco,
ed io certamente non so
dove sono stato e dove sarò,
come l'albero del campo.
Poiché l'uomo è l'albero del campo;
come l'albero, è assetato d'acqua.
Come l'uomo, rimane assetato,
ed io certamente non so
dove sono stato e dove sarò,
come l'albero del campo.
Ho amato e ho odiato;
ho provato questo e quello;
sono stato sepolto in un pezzo di terra;
E c'è amaro, amaro nella mia bocca,
come l'albero del campo;
come l'albero del campo.
poesie di Natan Zach
Popolo
di padroni popolo di servi
Un popolo padrone si avvia alla guerra santa
contro un popolo di servi.
C'è la luna piena e lo Spirito Santo
dice che tutto andrà bene:
le tombe saranno piene.
Il popolo dei servi sta ammassando armi
per l'ultima battaglia
che cos'altro ha da perdere
fuori di una vita ignominiosa
ma aspettare il fine-mese però è una buona cosa
e incassare lo stipendio il primo.
E sia dunque battaglia, concordano le due parti
temprati gli animi alla soluzione finale,
le prèfiche già affilano la gola per il lamento
e solo un bimbetto nudo scorrazza qua e là
libero ancora per la via
e grida con gola secca: e che sarà di me? Che sarà?