Poesie di Visar Zhiti : poesia  albanese   I malati             

                                                     poesia albanese, poesie di Visar Zhiti                     

 

 
 
 

 

 

I MALATI

I prigionieri
al ritorno dall'ospedale
sono più pallidi di noi.

Come si dispiace la neve
per il suo candore in quei volti derelitti,
volge lo sguardo altrove
e piange
come una matrigna buona.

Le catene,
pur serrate dai catenacci,
scivolano
dai polsi scarniti.

di Visar Zhiti  poesia I Malati

 

CONTINUAMENTE SI TRADISCE L'UOMO

Continuamente si tradisce l'uomo,
e non dico del suo giorno che improvvisamente
diventa notte,
né della notte dei suoi capelli
che inalba e diventa tacito giorno di vecchiaia.

Si tradisce l'uomo
e non dico che anche la sua tomba muore e il nome
diventa erba marcita di oblìo,
ma l'uomo è continuamente tradito dall'uomo.

E quando una metà mangia la metà
non resta più l'intero,
mi disse un vecchio invecchiato nelle prigioni.

 

 

Dalla parte dei vinti

  
Sono  sempre dalla parte dei vinti,
con i loro sforzi
(che avvicinano luce).
Fino alla vittoria
dopo fuggo, li abbandono
e mi unisco
ad altri vinti,
…quando conseguo qualche vittoria,
mi separo anche da me stesso
 per combattere nuove battaglie…
solo le vittorie
senza vinti,
amo!

 

Poesie di Visar Zhiti

    

    

       

poesia  albanese  

Szymborska, Alda Merini, Hikmet, Mario Luzi, Achmatova, Pasolini, Octavio Paz, Dino Campana, Sylvia Plath, Ungaretti, Léopold Senghor
Umberto Saba,
Eugenio Montale, Kavafis, Borges, Tagore, Li Po, Jiménez, De Moraes, Hesse, Rafael Alberti, Pejo Javorov, John Keats
, Trilussa
Luciano Erba, Antonia Pozzi, Bukowski, Machado,
www.binario2.it

www.binario2.it     mappa del sito     contatti      copyright     privacy